Vacanza a Capri con il bebè: ecco qualche dritta

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Ci si sente sempre un po’ vip in vacanza a Capri, ma in formato famiglia l’isola cambia faccia ed è tutta un’altra cosa.

Messi da parte i ricordi delle serate all’Anema e Core e gli aperitivi in piazzetta, per organizzare la nostra vacanza a Capri in base alle esigenze di Flavia, nostra figlia di appena 13 mesi, ai nostri occhi si è rivelata una nuova versione, forse la più autentica, dell’isola, fatta di passeggiate e cultura, dove la natura accompagna la riflessione e le strade ripercorrono la storia.

Cose da fare a Capri con un bebè

Il centro storico caprese è da sempre isola pedonale, per cui, con il passeggino o, in generale, con dei bambini si può visitare in tutta tranquillità.

Delle tappe interessanti, con bambini e non, sono i Giardini di Augusto, la Certosa di San Giacomo e Villa Jovis, ma vale la pena anche fare una semplice passeggiata fino al Belvedere di Tragara, dove scattare una bella foto ricordo con uno sfondo d’eccezione.

Se, invece, si è in cerca di un Parco Giochi a Capri, questo è nei pressi della scuola in zona Tiberio, aperto tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.30, mentre il sabato e la domenica anche dalle 10.30 alle 13.00.

Anacapri, il luogo ideale per una vacanza formato famiglia

Passeggiata al museo villa San Michele

Anacapri è stata la vera sorpresa della nostra prima vacanza formato famiglia sull’isola. Con il suo centro storico che profuma di cultura e tradizione e i vicoletti caratteristici che conducono su scorci inediti e mozzafiato; quest’altra faccia dell’isola ci ha letteralmente conquistati.

Se la Piazzetta di Capri è il cuore mondano dell’isola, il centro storico di Anacapri ne rappresenta l’anima, dove poter passeggiare con calma tra botteghe di artigiani, chiese e luoghi storici.

Partendo da Piazza Vittoria, la piazza principale, attraverso via Capodimonte si raggiunge il Museo Villa San Michele. Consigliatissima la visita.

Non è possibile visitarlo con il passeggino, perché effettivamente non sarebbe molto agevole spostarsi all’interno della casa e nel giardino, meglio munirsi di un supporto se il vostro bebé non cammina.

A noi hanno fatto la cortesia di tenere il passeggino in biglietteria per tutto il tempo della visita e così abbiamo portato Flavia in braccio. Nonostante non cammini ancora perfettamente, devo dire che non è stato faticoso poi, alternandoci io e il papà, ancora meno.

La casa, ma in maniera particolare, il giardino sono ricchissimi di luoghi che attirano l’attenzione dei bambini, dalle fioriere al ruscello e per finire la voliera, da cui Flavia non voleva più andare via. Inoltre, è un luogo così incantevole, con degli affacci mozzafiato, dove scattare tante fantastiche foto ricordo.

Quasi dimenticavo!

Si dice che poggiando la mano sinistra sulla Sfinge se si esprime un desiderio guardando il mare di Capri, questo si avvererà. Provare per credere!

Passeggiando nel centro storico, poi, si viene colpiti dalla singolarissima “Casa Rossa”, costruita dal colonnello John Clay MacKowen, oggi sede della mostra “L’Isola dipinta: viaggio pittorico a Capri e Anacapri tra Ottocento e Novecento” e “casa” delle tre statue romane ritrovate sul fondale della Grotta Azzurra nel 1964 e nel 1974.

Il Comune di Anacapri è facilmente raggiungibile in bus, che partono molto frequentemente da Marina Piccola o dalla fermata nei pressi della piazzetta di Capri, o se si preferisce in Taxi, ma la tratta è decisamente più costosa.

Piazza della Vittoria è la piazzetta principale di Anacapri, da lì a piedi si possono raggiungere facilmente tutti i luoghi di interesse che ho elencato ed anche un bellissimo parco giochi in via G. Orlandi, la strada pedonale.

C’è anche la seggiovia per il Monte Solaro, ma personalmente la sconsiglio con un bebè, visto che bisogna salire e scendere al volo dalla sedia e non ci sono barre di sicurezza. Eventualmente, per i genitori che amano il trekking, muniti di apposito supporto porta bebè e magari non in piena estate, si può risalire il percorso tracciato.

In bocca al lupo!

Via Migliara ad Anacapri, una tappa obbligata

Panorama “da Gelsomina”

Via Migliara, è la strada dove abbiamo soggiornato ed è un luogo che mi è entrato particolarmente nel cuore, quindi mi verrà sicuramente difficile descriverlo senza un po’ di poesia.

Non è molto conosciuto e mentre scrivo, infatti, ho un po’ di esitazione, perché sarebbe un vero peccato se questo luogo perdesse la sua pace.

La strada risale al tempo dei romani e a raccontarlo sono proprio alcuni importati reperti storici che sono stati ritrovati lungo questo percorso, come i resti della villa imperiale, parti di mosaici di vetro e intonaci colorati.

Se si va ad Anacapri, secondo me, una cosa che si deve assolutamente fare è una passeggiata poco prima del tramonto su Via Migliara. Ringrazio ancora la signora Luciana, proprietaria del B&B The Sunset, per questo suggerimento.

Via Migliara lascia inebriati per i profumi caratteristici della natura tipica della macchia mediterranea che caratterizza i giardini delle case e delle ville che la popolano. È come passeggiare tra pergolati di limoni, vigneti, buganvillee e, di tanto in tanto, ripararsi sotto l’ombra di qualche quercia secolare.

Niente caos, niente traffico, è solo la natura che canta felice e, personalmente, questo già mi basterebbe per adorarla, ma, via Migliara riserva diverse sorprese.

Verso la fine, sulla sinistra, si estende il Parco Filosofico realizzato dal Prof. Gunnar Adler-Karlsson e la moglie Marianne con lo scopo di preservare quest’area di meditazione nel cuore della macchia mediterranea.

Il parco si snoda in diversi percorsi tematici, caratterizzati da frasi filosofiche riportate su ceramiche di noti artisti capresi che ispirano la riflessione.

Con il passeggino, purtroppo, è impercorribile, infatti non abbiamo potuto visitarlo, ma per la prossima volta ci muniremo di marsupio portabebé e recupereremo questa tappa mancata, se non per la meditazione, che con una bambina può risultare particolarmente complicata, per goderci la natura che rigogliosa popola quest’area.

Pochi metri più avanti, uno spettacolo dalla bellezza più unica che rara si apre sotto i nostri occhi. Si tratta del belvedere della Migliara, una gola rocciosa che cade a picco nel mare di Punta Carena, dove il Faro fa da sentinella instancabile.

Ma non è finita qui. Se questo panorama ci ha incantato, quello che abbiamo ammirato qualche minuto più tardi, ci ha letteralmente lasciato senza fiato.

A sinistra del belvedere, c’è un tracciato, non impossibile da percorrere con il passeggino, (noi ci siamo riusciti, nonostante qualche scalino).
Salendo si viene accolti sulla sinistra da un altare dedicato alla Madonna con aiuole fiorite e panchine in pietra, per chi vuole soffermarsi in un momento di preghiera; proseguendo, invece, oltre alcuni cespugli il respiro manca alla vista di Punta Ventroso e dei Faraglioni sullo sfondo.

Se si soffre di vertigini, meglio evitare, perché l’altezza è da brividi.

Al tramonto questo luogo si arricchisce di magia. Secondo me, è uno dei panorami più belli del mondo!

Noi, abbiamo visitato via Migliara a metà luglio, ma la signora Luciana ci ha detto che il periodo migliore è tra marzo e giugno, perché la montagna si riempie di ginestre gialle e Lithodora, il tipico fiore “Blu di Capri”, nonché di profumati cespugli di rosmarino.

Inoltre, se si vuole evitare il caos delle spiagge e godere di questa pace inedita, bisogna andare “da Gelsomina”, dove c’è una piscina grande e ben curata, ideale per i bambini, infatti, non sarà stato un caso trovare numerose famiglie; snack bar con piatti caldi ottimi, per un pranzo veloce; o se si preferisce, c’è anche la possibilità di sedersi al ristorante con sala interna climatizzata o tavoli all’esterno all’ombra di un pergolato.

Per noi è stata un’esperienza assolutamente da ripetere.

Non solo relax. Per chi non vuole rinunciare ad allenarsi in vacanza, su via Migliara c’è anche un’area attrezzata con un campo da tennis; una pista per le bocce; e una palestra di tutto rispetto all’aperto.

Noi non ne abbiamo usufruito, ma l’area era davvero pulita e curata.

Dopo tutto questo passeggiare, lo stomaco potrebbe cominciare a brontolare e allora tappa obbligata all’Agriturismo del Sole, per un menù a Km zero.

Qui Flavia è letteralmente impazzita per i coniglietti che saltellano liberi nel giardino dell’agriturismo, mentre noi per la carne morbida e saporita, tra le più buone che abbiamo assaporato in vita nostra. L’atmosfera è accogliente e familiare, più che in vacanza ci si sente a casa, come se fossimo andati a trovare lo zio di Anacapri. Sono stati tutti molto disponibili e carini con noi e con Flavia, in particolare.

All’Agriturismo del Sole è anche possibile soggiornare e, come struttura, forse risponde meglio alle esigenze di una famiglia con un bambino piccolo rispetto al B&B dove abbiamo alloggiato, bellissimo ma con troppe scale.

Viaggiare con bimbi piccoli può essere stressante, ma basta organizzarsi nel modo giusto per vivere un’occasione straodinaria di condivisione e crescita reciproca. Il legame con i nostri figli si rafforza perchè noi genitori possiamo dedicarci a loro lasciando a casa tutti (o quasi) i pensieri che ci accompagnano quotidianamente nutrendo il desiderio di conoscenza di questi nostri piccoli esploratori.

Eravamo abituati a pensare a Capri solo per il divertimento, ma devo dire che quest’altra faccia dell’isola ci ha piacevolmente stupiti.

Semmai andrai a Capri seguendo i miei suggerimenti sarei felice di saperlo e di avere un tuo parere.

Intanto, spero di esserti stata d’ispirazione.

 

Un abbraccio e al prossimo racconto.

 

 

 

 

 

 

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