Un vero Pumpkin Patch americano in Italia: non potevamo mancare

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Il Pumpkin Patch è molto più di un semplice campo di zucche, è un modo per celebrare l’autunno e prepararsi alla festa di Halloween in uno spirito gioioso e di condivisione e probabilmente proprio per questo stanno conquistando tutti! Noi quest’anno siamo andati a quello della famiglia Turino, si dice sia un vero Pumpkin Patch americano: sarà vero?

La tradizione del Pumpkin Patch

In America l’arrivo dell’autunno è un evento tanto atteso quasi quanto il Natale e recarsi al Pumpkin Patch rientra nelle tradizioni autunnali di tutte le famiglie americane. In questa occasione si scelgono le zucche da portare a casa non solo per preparare gustose ricette come la tradizionale “Pumpkin Pie“, ma anche per usarle come ornamenti di vialetti, scale, finestre e vari punti della casa, lasciandole così come sono oppure colorandole o intagliandole così da renderle uniche e particolari. Ecco che la scelta della zucca diventa un momento di condivisione e divertimento per tutta la famiglia all’insegna della tradizione.

Questa usanza made in USA sta riscuotendo un enorme successo in tutta Italia: c’è da stupirsi? Secondo me no, dopo due anni di pandemia e di isolamento non è un caso che occasioni di incontri e condivisione come questa siano così gettonate: ora dobbiamo guarirci il cuore.

La nostra avventura al Giardino delle zucche – Pumpkin Patch

Quest’anno abbiamo visitato il Giardino delle Zucche di Pignataro Maggiore in provincia di Caserta. Ne avevo sentito parlare l’anno scorso, quando ormai i biglietti erano sold out, così questa volta mi sono mossa in largo anticipo e per fine agosto avevamo già i biglietti stampati.

Oltre la bellezza indiscutibile di questo luogo, ciò che mi aveva affascinata e ostinata a visitare questo posto era la storia di mamma Elvira che ha accettato di lasciare il “suo” Connecticut per seguire quello che poi è diventato suo marito in Italia a patto che avesse avuto il suo pezzetto di America qui.  Fernando Turino è stato di parola al punto che quando si arriva a casa Turino si ha la sensazione di aver attraversato una sorta di portale che dalla pianura campana tele trasporta in un elegante quartiere residenziale americano, come quelli che siamo abituati a vedere nei film. Alle spalle di casa Turino, invece, si estende un fantastico ranch americano con il tipico fienile rosso, il mulino, il campo di filari di mais, la fattoria e un’area giochi con tante casette di legno immerse nella paglia: credo sia superfluo dire quanto i bambini le abbiano adorate.

Insomma si può portare mamma Elvira via dall’America, ma non si può togliere l’America dal cuore di mamma Elvira che è rimasta fedelissima alla sua cultura e alle sue tradizioni tanto da trasmetterle anche ai figli Emily, Antonio e Raffaele cresciuti tra l’Italia e il New England ed è proprio grazie a questo forte legame con le origini materne che insieme hanno dato vita al primo “Pumpkin Patch” d’Europa che vanta anche il più grande labirinto di mais d’Italia.

La storia di questa famiglia è davvero romantica ed entusiasmante (se vuoi puoi approfondirla qui), tanto da farmi nutrire alte aspettative sulla giornata che avremmo trascorso al loro giardino delle zucche, non vedevo l’ora di poterlo raccontare e ora che ci siamo stati posso dire di non esserne stata delusa.

Il posto è magnifico e tutto è organizzato nei minimi particolari. Si vede chiaramente che di fondo c’è una passione e una conoscenza profonda di questa tradizione, non è una banale replica in stile americano, ma ci si sente immersi e trasportati in questa usanza oltreoceano. Si va ben oltre la scelta della zucca da dipingere o intagliare nei laboratori dedicati, sono sorrisi, scoperte, momenti di condivisione che si trasformeranno in ricordi felici per noi ed i nostri bambini. Per pranzo ci siamo fermati all’area food: che dire, a parte le dimensioni ridotte, la pizza margherita era all’altezza di quelle preparate nelle migliori pizzerie di Napoli, mentre quella al gorgonzola e zucca è stata una sorpresa: era speciale! E se lo dice una che non ama la zucca bisogna crederci. Così come anche i biscotti e il pane alla zucca: tutto squisito!

Altro valore aggiunto del Giardino delle Zucche della famiglia Turino è l’attenzione ad importanti tematiche sociali come la ricchezza della diversità, valorizzata sia attraverso il racconto avvincente che guida la passeggiata all’interno del labirinto di mais sia con l’arco di zucche dipinte con i colori dell’arcobaleno.

Sarebbe bello che certi gesti non fossero più necessari e che l’accettazione della diversità diventasse la normalità, ma per arrivare a questo risultato probabilmente si ha ancora bisogno di mandare segnali forti proprio come questi, dunque: “bravi!”.

Vista l’esperienza super positiva vorrei permettermi di dare un piccolo consiglio per evitare equivoci, come ci è accaduto, bisognerebbe specificare che i bambini al di sotto di un metro e quindi non paganti non hanno diritto alla zucca e magari per l’anno prossimo prevedere anche la possibilità di acquistare la zucca per il bambino non pagante.  Noi avevamo preso tre zucche da dipingere, così a casa ognuno avrebbe avuto la sua “opera”, ma ci è stato chiesto di posarne una perché Flavia non avendo pagato il biglietto non ne aveva diritto. Le ho ceduto la mia senza problemi, ma se avessi avuto la possibilità di prenderla anche per lei lo avrei fatto.

Equivoci a parte, è un’esperienza che raccomando e che ripeterei molto volentieri, magari non di domenica perché c’è davvero tanta folla, secondo me per godersela a pieno è meglio prenotare il giovedì o il venerdì.

Se il mio racconto ti ha incuriosito e vuoi visitare il giardino delle zucche della famiglia Turino allora ascolta questo consiglio: metti un bel promemoria sullo smarphone per fine agosto 2023 o la prima settimana di settembre perché il Pumpkin Patch è aperto solo 5 settimane dal giovedì alla domenica ed i biglietti, acquistabili solo online, vanno subito a ruba. Se ti anticipi, invece, puoi scegliere la data che ti è più comoda e anche i posti migliori nel laboratorio che preferisci.

Sul profilo IG ho condiviso foto e video della nostra giornata al Giardino delle Zucche, ma io ti aspetto nei commenti per suggerirmi il prossimo Pumpkin Patch da visitare: siamo disposti a spostarci se ne vale la pena!

 

Un abbraccio forte.

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