Lavaggi nasali ai bambini: consigli utili per farli al meglio

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I lavaggi nasali sono fondamentali per prevenire i raffreddori dei nostri bambini o anche per gestirli e rendere più efficace la terapia farmacologica, ma spesso nonostante si conosca bene la teoria, l’atto pratico può spaventare al punto da indurci ad evitare questa “tortura” ricorrendo ad altre soluzioni meno efficaci.

In questo articolo ti spiegherò come fare i lavaggi nasali in modo sicuro anche in “condizioni avverse”, ovvero quando il neonato o il bambino “giustamente” (è il caso di dirlo) si ribella a questo rimedio.

Cosa sono i lavaggi nasali

Con l’inizio dell’asilo si apre ufficialmente la stagione dei “lavaggi nasali” raccomandati dai nostri pediatri per prevenire o gestire un semplice raffreddore. Questo perché i lavaggi nasali o più precisamente le irrigazioni nasali servono a pulire il naso e rimuoverne il muco per evitare lo sviluppo di infezioni, specie quando il bambino è così piccolo da non riuscire a soffiarsi il naso.

A dirla tutta, le irrigazioni nasali sono molto utili anche a noi adulti sia per decongestionare il naso in caso di raffreddore o semplicemente per una questione di igiene delle cavità nasali che ci aiuterebbe a prevenire varie malattie dell’apparato respiratorio.

Perché fare i lavaggi nasali

I lavaggi nasali non hanno controindicazioni anzi, in una situazione “ideale”, dovrebbero entrare a far parte della nostra routine di igiene quotidiano. Tuttavia, specie quando si tratta di bambini molto piccoli, la difficoltà nel praticare i lavaggetti nasali ci porta ad effettuarli solo quando è strettamente necessario, ma questo rimedio è molto utile soprattutto in termini di prevenzione, infatti:

  • mantenere pulite le cavità nasali permette di prevenire malattie dell’apparato respiratorio;
  • aiuta a decongestionare il naso chiuso dal muco in eccesso;
  • previene la comparsa di sinusiti e riniti;
  • rende più efficace la terapia farmacologica con l’aerosol;
  • e in generale per mantenere libere ed efficienti le vie respiratorie superiori.

Quando fare i lavaggi nasali

Visti i benefici, vediamo qual è il momento migliore per fare i lavaggi nasali ad un neonato o ad un bambino piccolo raffreddato:

  • Prima delle Poppate: durante la suzione nostro figlio o nostra figlia respira principalmente dal naso, quindi, liberando le narici andiamo a favorire l’allattamento.
  • Prima dell’aerosol: pulire e liberare le cavità nasali dal muco in eccesso prima di eseguire l’aerosol favorisce la penetrazione della terapia farmacologica nelle vie respiratorie superiori;
  • Prima di dormire: decongestionare il nasino prima di andare a letto aiuterà nostro figlio o nostra figlia a respirare meglio e quindi gli darà e ci darà anche un sonno più tranquillo.

Cosa usare per fare i lavaggi nasali

Per fare i lavaggi nasali ad un bambino al di sotto dei 3 anni di età occorre:

  • una siringa senza ago da 2,5 ml o 5 ml, o meglio due, il perché te lo spiego nel paragrafo successivo;
  • soluzione fisiologica o soluzioni isotoniche, cioè con una concentrazione di sodio cloruro, ovvero sale, pari allo 0,9%; oppure soluzioni ipertoniche utili quando il muco è più denso perché ha una concentrazione di sale al 3%; o ancora soluzioni provenienti da sorgenti termali, accuratamente sterilizzate e arricchite da manganese, rame, ferro o zolfo: queste sostanze pare siano antiallergiche, antiossidanti e antinfiammatorie; Chiaramente è meglio consultare il pediatra che saprà indicarci la soluzione più adatta.
  • olive di silicone per lavaggi nasali sono una sorta di cappucci di silicone che si adattano alla forma della narice del bambino, non sono essenziali, ma sinceramente li consiglio perché li trovo utili a rendere meno fastidioso e sicuro l’inserimento della siringa nella narice, (io ho acquistato lo stesso kit linkato).
  • aspiratore nasale per bambini; si tratta di un’altra scelta facoltativa, ma consigliata per aspirare eventuali residui una volta fatto il lavaggetto nasale. In commercio ci sono aspiratori nasali elettrici e a fiato e anche se la prima opzione è sicuramente quella meno disgustosa, avendo provato entrambi, consiglio quello a fiato, l’ho trovato molto più efficace.
  • fazzoletti a portata di mano;
  • può essere utile anche una traversina;

Come fare i lavaggi nasali a neonati e bambini piccoli

La teoria è alquanto semplice. Per fare i lavaggi nasali bisogna riempire la siringa della soluzione consigliata dal pediatra e iniettarla con decisione nelle narici, una narice per volta. Nella realtà abbiamo a che fare con un bambino che nella maggior parte dei casi non si sottoporrà a questa “cosa” ben volentieri per cui se si è da sole un lenzuolino di cotone può essere un ottimo “assistente”. Lo useremo infatti, per fare una sorta di fagottino con il nostro bambino o la nostra bambina, facendo attenzione a mettere le manine all’interno poggiandogliele sul petto. Questo avvolgimento lo aiuterà a tranquillizzarsi, lo terrà fermo e di conseguenza faciliterà l’irrigazione nasale.

Se si tratta di un bambino o una bambina un po’ più grande, ovvero dai 12 mesi in su, allora è meglio farsi assistere da qualcuno, perché con il lenzuolino non proprio ci si riesce (esperienza personale).

Passiamo all’atto pratico:

  • Riempire le siringhe, una per narice, di soluzione salina.  In genere basta una siringa sola, ma siccome le circostanze sono delicate e quasi mai si “incontra” una certa disponibilità a farsi fare i lavaggi nasali è meglio avere già tutto pronto così da essere il più veloci possibili.
  • Se si tratta di un neonato o di un bambino al di sotto di un anno e mezzo, metterlo a pancia in su e girare solo la testa prima da un lato e poi dall’altro a seconda della narice in cui viene iniettata la soluzione; i bambini oltre i 18 mesi, invece, vanno sdraiati sul fianco: per esempio se è sul fianco destro si inizia dalla narice sinistra e viceversa;
  • Inserire il beccuccio della siringa nella narice e inclinare la siringa puntando all’orecchio dello stesso lato, così da favorire la fuoriuscita del muco dalla narice opposta del bambino;
  • Iniettare con decisione la soluzione;
  • Asciugare il nasino con i fazzoletti;
  • una volta che nostro figlio o nostra figlia si sarà tranquillizzato\a passare all’altra narice seguendo la stessa procedura.

Finito il lavaggio nasale procedo con l’aspirazione dei muchi residui, anche perché il pianto di quella circostanza purtroppo non aiuta. Quest’ultimo passaggio non è una mia iniziativa, ma ho visto eseguirla ad un pediatra in una video guida su come fare i lavaggi nasali (è così che ho superato la paura ed ho imparato a farli), ma non tutti la prevedono.

Qui, invece, trovi il mio video con tutti i consigli che spero possano facilitarti la vita.

Spero di esserti stata utile. Sono sicura che andrà tutto bene e poi la pratica aiuta e purtroppo ne faremo tanta tra asilo e il freddo alle porte… quindi un sincero “in bocca al lupo a noi” ci sta tutto!

 

Un abbraccio

 

 

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